IL TERREMOTO DI LISBONA E ALTRI SAGGI

IL TERREMOTO DI LISBONA E ALTRI SAGGI

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Alberto Treccani Chinelli

Costellazione Orione 170 -Psicologia e sociologia- | p.192 | ed. dicembre 2024
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Descrizione

Nel primo dei cinque saggi contenuti in questo volume l’autore esamina come le conseguenze del catastrofico terremoto che colpì Lisbona nel giorno di Ognissanti del 1755, agirono sul pensiero di alcuni filosofi dell’epoca. Nel successivo I nove papi di Dante, quelli
presenti nelle tre cantiche della Divina Commedia, è spiegato perché il sommo Poeta concesse a uno solo di loro le delizie del paradiso.
Il terzo saggio presenta uomini che, anziché sfuggirla, hanno scelto la povertà come fedele compagna di vita per arricchirsi spiritualmente seguendo l’insegnamento di Gesù. Segue Il canto del beato, ovvero il Bhagavadgita, poema che narra le imprese di Krsna, eroe della mitologia indiana e divinità tra le più note e popolari dell’induismo.
Chiude Libertini, breve rassegna di uomini di genio dalla vita sregolata, che hanno lasciato opere di valore a testimonianza della loro sofferenza e della loro fragilità.

Nato a Milano nel lontano 1939, l’autore vive da oltre quarant’anni in Liguria, e con Prospettiva editrice ha pubblicato: “Rotaie di celluloide (Il treno nel cinema… e non solo)” (2018); “Il rimedio (Viaggio nel mondo delle religioni)” (2019); “La disonestà naturale” (2021); “Con la penna e col lapis”(2022); “Discorso sul sacro” (2023).

Introduzione
Gli argomenti trattati nei cinque saggi contenuti in questo volume non possiedono alcun legame tematico, o una qualche continuità e, se proprio volessimo individuare un fil rouge capace di accomunarli, direi che è quello riposto nella mia curiosità.
Nel primo saggio, quello che titola il libro, si esaminano le reazioni che alcuni filosofi del tempo ebbero a seguito dell’immane disastro naturale che il 1° novembre del 1755 colpì Lisbona, capitale di un paese cattolico. Era un giorno di festa e decine di migliaia di fedeli morirono schiacciati dal crollo delle chiese a quell’ora gremite. Ciò non scoraggiò i sostenitori della tesi che Dio ha creato il “migliore dei mondi possibili”.
Segue I nove papi di Dante ossia quei pontefici che, dei quattordici succedutesi sul soglio di Pietro nel corso della vita del sommo poeta, sono citati in una delle tre cantiche della Divina Commedia. Perché Dante a uno solo di loro concesse le delizie del paradiso?
Il terzo saggio, accennando al tema della povertà, presenta uomini che, anziché sfuggirla, l’hanno scelta come fedele compagna di vita per arricchirsi spiritualmente seguendo gli insegnamenti di Gesù, e quale vasto seguito costoro ebbero, e come la Chiesa abbia agito per gestire e controllare il fenomeno.
Segue Il canto del beato, ovvero il Bhagavadgita, poema che narra le imprese di Krsna, eroe della mitologia indiana e divinità tra le più note e popolari dell’induismo, un lungo dialogo tra la divinità e il guerriero Arjuna per apprendere quelle dottrine che le sette visnuitiche ancora osservano.
Chiude Libertini, breve rassegna di uomini di genio dalla vita sregolata, che hanno lasciato opere di valore a testimonianza della loro sofferenza e della loro fragilità.
Altri argomenti, capaci di stimolare la curiosità dell’autore avrebbero potuto aggiungersi, ma mai abusare della pazienza del lettore.
l’autore